Mappatura degli impatti e dei conflitti sugli elementi delle terre rare

Fonte immagine Terre Rare, la loro estrazione richiede un riciclaggio dei RAEE sempre più spinto – Ing. Vito la Forgia – Ambiente&Rifiuti
Ufficio Policy Focsiv – Il fenomeno del land grabbing (Land Grabbing e Agroecologia – Focsiv) sta avendo una nuova fase di espansione a causa della ricerca e dello sfruttamento dei minerali critici, tra cui le terre rare, per sostenere la transizione ecologica, tanto che si parla di nuovo estrattivismo verde (L’accaparramento della natura da parte della transizione verde. Pt 1 – Focsiv). Questo nuovo sfruttamento non fa inoltre che aumentare il debito ecologico dei Paesi e dei mercati ricchi verso i Paesi, le popolazioni e le comunità locali da cui sono estratti (Debito ecologico e debito finanziario: due facce della stessa medaglia? – Focsiv). Qui riportiamo la presentazione di una mappa realizzata dall’Osservatorio del Debito nella Globalizzazione in collaborazione con l’Atlante della Giustizia Ambientale dell’ICTA-UAB, l’Istituto per gli Studi Politici e il CRAAD-OI Madagascar. La mappa documenta 28 conflitti sociali e ambientali derivanti dall’estrazione, lavorazione e riciclaggio di questi minerali:Mapping the Impacts and Conflicts of Rare-Earth Elements – ENCO
Gli impatti sull’acqua, sul suolo, sull’aria e sulla salute, la mancanza di trasparenza e partecipazione al processo decisionale, le violazioni dei diritti umani, la criminalizzazione e la violenza contro le comunità sono alcuni degli effetti documentati lungo le catene di approvvigionamento delle Terre Rare, secondo la “Rare Earths Impacts and Conflicts Map“.
Cina, Cile, Brasile, Finlandia, Groenlandia, India, Kenya, Madagascar, Malesia, Malawi, Myanmar, Nuova Zelanda, Norvegia, Spagna e Svezia, sono alcune delle scene di questi conflitti, che saranno esacerbati dall’aumento della domanda di questi minerali. Come sottolinea il Critical Raw Materials Act dell’UE, le Terre Rare sono strategiche per la transizione verde e digitale, ma anche per la difesa e l’industria aerospaziale.
Cosa sono le terre rare e perché sono importanti?
Gli elementi delle terre rare (REE) sono un gruppo di 17 elementi chimici considerati critici per la digitalizzazione e per la transizione energetica. Hanno proprietà magnetiche, ottiche ed elettroniche uniche che li rendono fondamentali per turbine eoliche, pannelli solari, veicoli elettrici, schermi LED e LCD, ma anche per produrre aerei, missili, satelliti e sistemi di comunicazione.
L’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) suggerisce che per raggiungere gli obiettivi di emissioni nette zero, l’estrazione di terre rare dovrebbe aumentare di un fattore 10 entro il 2030. Infatti, la produzione è già aumentata di oltre l’85% tra il 2017 e il 2020, trainata principalmente dalla domanda di magneti permanenti per veicoli elettrici e tecnologia eolica.
Una transizione tutt’altro che giusta
Mentre la questione centrale per le economie industrializzate è rimasta quella di garantire urgentemente le fonti in grado di soddisfare una domanda in forte espansione di materiali critici per una transizione verde e digitale, la Mappa degli impatti e dei conflitti delle terre rare evidenzia la distribuzione sempre più insostenibile e ingiusta degli oneri ambientali, sociali e sanitari sulle comunità in tutte le catene di approvvigionamento globali delle terre rare. Alcune domande devono essere affrontate con urgenza, come ad esempio:
- Come possiamo immaginare processi di transizione energetica e digitalizzazione ecologicamente giusti e sostenibili che non aggravino pratiche ingiuste e insostenibili o violino i diritti umani?
- Come possiamo sfidare e ripensare gli scenari della domanda di energia (energia per cosa, per chi, a quale costo) e stabilire limiti chiari?
- Come possiamo ripensare il design industriale (prolungando la durata di vita dei prodotti, aumentando il riciclaggio e diminuendo i rifiuti elettronici, la produzione di rifiuti e l’uso di energia)?
- Come possiamo sviluppare politiche di transizione energetica che non mettano da parte i diritti ambientali, sociali o di partecipazione in nome dell’urgenza climatica (ad esempio, cercando soluzioni che vadano oltre le soluzioni tecnologiche)?
- Come possiamo garantire che questa transizione tenga conto dei limiti biofisici?
Si vedano a questo proposito le 4 parti sulla riflessioni delle comunità locali sulla transizione giusta raccolte dal Transnatonal Institute: L’accaparramento della natura da parte della transizione verde. Pt 1 – Focsiv; La transizione giusta e l’accaparramento della natura. Pt 2 – Focsiv; La transizione giusta e l’accaparramento della natura. Pt.3 – Focsiv; La transizione giusta e l’accaparramento della natura. Pt. 4 – Focsiv.